Report settimanali

13 Ago 2023

Report dal 11 al 13 agosto 2023

Molte specie di uccelli sono ormai in movimento.
Alla Cassinazza aumenta la presenza delle anatre, per la maggior parte Germani reali e Alzavole, ma non mancano alcune Marzaiole e Mestoloni.
Tra i limicoli, oltre ai soliti Piro-piro boschereccio, culbianco e piccolo – in ordine di abbondanza – sono arrivati parecchi Beccaccini, il Piovanello pancianera, il Gambecchio e la grande sorpresa di due Voltapietre. Quest’ultimo è specie rarissima qui alla Cassinazza: in più di venti anni era stato visto solo due altre volte.
Ogni giorno in cielo passano i Gruccioni; è passata pure una Cicogna nera, che però ha tirato dritto senza fermarsi. Nuove presenze di passo tra i Passeriformi sono la Sterpazzola, l’Averla piccola, il Luì bianco, il Codirosso e, solo all’ultimo minuto dell’ultimo giorno di osservazioni, la Balia nera.
Una assenza si nota: a quanto pare le Tortore selvatiche sono partite. E’ in partenza Anche la Cannaiola verdognola; nell’ultima settimana sono molto calate. Quando non cantano, è difficile distinguerla dalla Cannaiola comune. La verdognola, perlomeno, si lascia osservare più
facilmente: a volte si muove anche nella parte alta delle canne e per foraggiare frequenta cespugli e alberi anche fuori dal canneto.

06 Ago 2023

Report dal 3 al 6 agosto 2023

E’ ricominciato il ciclo annuale degli arrivi e delle partenze.
Questa settimana ne sono protagonisti il primo Beccaccino della stagione, alcune decine di Piro-piro boschereccio, una dozzina di Cavalieri d’Italia, i Forapaglie nel canneto e i Pecchiaioli che prendono quota in cielo, subito inseguiti dal Lodolaio residente.
Per quanto riguarda le partenze, si nota subito l’assenza dell’Usignolo I Rigogoli sono in preda a una vera e propria frenesia pre-migratoria:
cantano, richiamano, si raggruppano, si inseguono, volano di qua e di là, non stanno fermi un attimo.
L’ennesima sventura ha colpito le Sterne comuni. Qui pochissimi pulcini che erano presenti negli unici due nidi arrivati fino alla schiusa sono
scomparsi; a circa dieci giorni di età, non possono essersi involati. La mia ipotesi è che siano scesi in acqua, come spesso fanno per rinfrescarsi, e i Pesci Siluro che infestano il lago se ne siano fatti un boccone.

Il canneto nasconde molto bene tutti gli animali che lo abitano, grossi o piccoli che siano. Come se questo non bastasse, gli uccelli canori per loro natura sono anche molto elusivi. La Cannaiola più degli altri: se ne resta invisibile nelle canne, mai che osi spingersi sulle cime o al margine delle canne; molto di rado si avventura nella vegetazione che borda il canneto e sempre rimane dove è più intricato.

30 Lug 2023

Report dal 28 al 30 luglio 2023

Non si sente più il richiamo del Cuculo; è tra i primi a partire per ritornarsene in Africa, secondo solo al Rondone.
Il Lodolaio, invece, è diventato vocifero; nidifica in Luglio e in questo periodo dovrebbe avere i piccoli nel nido e lo difende con energia dalle Poiane di passaggio.
Una giovane Spatola assillante chiede cibo ai genitori infastiditi; devono aver nidificato a oca distanza; sono certo, però, che non è stato alla Cassinazza.
La garzaia è passata indenne attraverso le bufere di vento che si sono succedute, ed ora è più attiva che mai. La maggior parte dei nuovi nati ha lasciato il nido; se già non vola, quantomeno svolazza o si arrampica lungo i rami. I soli ad essere ancora impegnati a covare le uova sono gli Ibis sacri; penso che per loro questa sia la seconda deposizione dopo che hanno nidificato da un’altra parte.
E’ comparsa Brintesia circe, una farfalla che alla Cassinazza avevamo registrato una sola volta, più di dieci anni fa. Si tratta di una specie molto diffusa in ambiente collinare – cioè non molto distante da noi – e che può anche compiere lunghe dispersioni; credo dunque che fosse solo un esemplare di passaggio.

Nell’intrico delle canne, un Forapaglie vince il titolo di primo migratore trans-sahariano sulla via del ritorno. Confesso che non conoscevo questo piumaggio dei giovani Forapaglie, che mi ingannato facendomi immaginare chissà quale rarissima specie.

23 Lug 2023

Report dal 22 al 23 luglio 2023

Una serie di violente tempeste ha interrotto quella che probabilmente rimarrà la settimana più calda dell’anno.
L’unica novità è l’arrivo di una dozzina di Marzaiole sono mescolate assieme alla Alzavole, tutte quante in abito eclissale, e non si identificano alla prima occhiata. In questo periodo, alcune delle specie stanziali e nidificanti, anche comuni e molto frequenti – come il Fringuello, lo Storno, la Rondine, l’invasivo Parrocchetto dal collare, la Taccola, o anche la Cicogna bianca – terminata la nidificazione sembra si siano allontanate e sono diventate difficili da incontrare. Non so dove se ne vadano e cosa spinga questa loro dispersione post-riproduttiva. O magari sono tutti ancora qui, silenziosi e ben nascosti. Sono finalmente nate le piccole sterne; dopo tante traversie e con una buona dose di impegno, quest’anno siamo riusciti a salvare solo due nidiate. Ma ora sappiamo come dovremo fare in futuro. Le Sterne adulte difendono i loro nidi con aggressività, specialmente ora che ci sono i pulcini; gli aironi che gli passano sopra in volo, persino il grande cenerino, si prendono le loro beccate. Contro me che cammino sulla riva del lago si limitano a gridare le loro minacce.

16 Lug 2023

Report dal 14 al 16 luglio 2013

Quei circa duecento Germani reali che sostano alla Cassinazza sembrano essere tutti femmine o giovani, all’apparenza nessun maschio. In realtà, i maschi adulti hanno completato la muta e ora anche loro hanno un piumaggio bruno e mimetico identico a quello delle femmine e lo
manterranno fino all’inverno.
Una giovanissima Poiana, al mio arrivare, si lancia in un volo molto incerto e si rifugia sul primo albero che trova. E’ sfortunata, perché proprio su quell’albero hanno fatto il nido i Lodolai, che reagiscono inferociti.
Per quanto riguarda la migrazione, questi sono stati i giorni più vuoti dell’anno: praticamente zero migratori.
Nella garzaia hanno preso posto anche gli Ibis sacri. Sono temuti come ladri di uova e pulcini, ma per ora non fanno danno; si limitano a litigare tra di loro per accaparrarsi rami con cui costruire il nido. Tutto intorno è caos: molti dei nuovi nati si muovono in giro e si vedono nidi con dentro pulcini di Airone guardabuoi, di Marangone minore e di Garzetta, variamente mescolati e ammucchiati insieme. E la puzza di
guano arriva fino sull’argine. Ho sempre pensato che l’Ibis sacro fosse solo bianco e nero. Non avevo mai notato le penne dorate; forse il colore diventa più intenso periodo degli accoppiamenti. Anche colorato resta comunque un animale bruttissimo. Un poco meno, ma sempre brutto.

09 Lug 2023

Report dal 7 al 9 luglio 2023

Un primo accenno della migrazione ci ha portato circa trenta Alzavole, una dozzina l’uno di Piro-piro culbianco, Piro-piro boschereccio e
Cavaliere d’Italia, alcune Pantane, un singolo Combattente. Dei piccoli uccelli, la più attiva ed evidente è la Cannaiola verdognola. Arriva e nidifica più tardi di tutti gli altri e per questo è ancora impegnata ad allevare i nuovi nati. Per la maggior parte hanno lasciato il nido ma sono ancora dipendenti dai genitori che devono portare loro il cibo. I loro richiami di contatto – degli adulti e dei giovani – ne rivelano la presenza.
Gli Aironi rossi e quasi tutte le Nitticore e Garzette hanno già portato all’involo i loro giovani; i pulcini dei Marangoni sono ancora nei nidi,
ormai ben sviluppati. Solo l’Airone guardabuoi, il più tardivo, ancora sta covando le uova.

Il Guardabuoi cova con sollecitudine; ogni tanto si alza e rigira le uova con delicati tocchi del becco, poi si rimette a covare. Spesso resto colpito dalla grandezza delle uova rispetto alla dimensione corporea dell’uccello che le ha deposte. Deve essere un grosso sforzo!

03 Lug 2023

Report dall’1 al 3 luglio

Alcune Sterne sono ritornate e tre coppie hanno di nuovo deposto le uova. Considerato quanto dura l’incubazione (circa 24 giorni) e il periodo di allevamento (un altro mese), i nuovi nati potranno involarsi solo per l’inizio di Settembre. E subito li attenderà una migrazione di migliaia di km; non è detto che ce la faranno. Questo però mi dà modo di sperimentare le mie nuove gabbie di protezione “a-prova-di-cornacchia”, con maglie molto fitte e solo uno stretto passaggio per entrare. Al contrario di ciò che temevo, le Sterne non hanno esitazioni, in pochi minuti trovano l’ingresso e si infilano dentro come topi. Come spero nessuna Cornacchia riuscirà a fare.
All’inizio di Giugno una Spatola inanellata aveva sostato alla Cassinazza; ora ho ricevuto dalla Francia tutti i suoi dati: era stata inanellata nel 2019 a Les Saintes-Maries-De-La-Mer, in Camargue, e ha passato l’estate 2022 alle saline di Thyna, presso Sfax in Tunisia. Questi vagabondaggi sono movimenti normali per la specie.
Non ci sono stati nuovi arrivi, è però ricomparso il Picchio nero, dopo più di un mese che non lo incrociavo; era rimasto qui alla Cassinazza, ma senza fare chiasso. Il Picchio muratore, invece, non si è più fatto trovare da quando ha terminato la nidificazione, ormai due mesi fa.

Uno dei suoni caratteristici dell’estate alla Cassinazza è il canto della Tortora selvatica, quel sommesso “turrrr… turrr..” dai cui le è derivato il nome, in Italiano così come in altre lingue. Non ama mettersi in mostra, anche quando canta rimane appartata nelle chiome degli alberi.

26 Giu 2023

Report dal 24 al 26 giugno 2023

E’ iniziato il caldo estivo, quello vero. Le uniche creature a sembrarne felici sono le cicale, che cantano soddisfatte nell’aria torrida.
La grande novità emersa in questi giorni è l’arrivo dell’Istrice; questa specie si sta espandendo verso Nord e le sue segnalazioni in tempi recenti si sono fatte via via sempre più vicine alla Cassinazza. E averne ora ritrovato gli aculei è la prova che è passata di qui.
Nella garzaia molte covate sono ormai schiuse e l’andirivieni degli adulti impegnati a nutrire i piccoli è incessante. Quei ritardatari che ancora trasportano rami con cui allestire il nido devono adattarsi alle posizioni più marginali ed esposte.
Per quanto riguarda il birdwatching, l’unica segnalazione è quella di una Pantana, la prima sulla strada del ritorno.
Timidamente, e con ritardo, fanno la loro prima comparsa altre specie di farfalle: Issoria lathonia, Satyrium w-album; Iphiclides podalirius, Papilio machaon. Pyrgus armoricanus. Si tratta comunque sempre di numeri minimi.

Vi propongo ancora una foto dall’affascinante (per me) mondo degli insetti: anche se non lo si direbbe, questa è una farfalla notturna. A prima vista si può scambiare per una vespa, e forse è proprio questo che vuole sembrare, per fare intendere che potrebbe essere pericolosa. Il suo nome è complicato, come spesso lo sono i nomi scientifici: Pyropteron chrysidiformis. Più o meno: “ali di fuoco dall’aspetto di vespa”.

21 Giu 2023

Report dal 18 al 21 giugno 2023

Settimana di calma alla Cassinazza; unico arrivo quello di una dozzina di Alzavole. Non è mancata però una nuova rarità: la Sterna zampenere; questa è solo la terza osservazione di sempre. Il mese di Giugno sembra essere tempo di vagabondaggi per le varie specie di sterne: nel giro di sette giorni se ne sono presentate quattro specie, in aggiunta alla Sterna comune.
I tre nidi delle Cicogne nelle nostre campagne ora accolgono in totale sette giovani: due, due e tre rispettivamente. Mancano un paio di settimane all’involo; anche meno per uno dei nidi. Dovrebbero essersi involati anche i giovani dell’Astore: è trascorso il tempo dovuto e il nido appare vuoto. E in questi giorni tutta la famiglia non si è fatta vedere.

L’Airone rosso è un genitore attento, che non lascia mai soli i suoi piccoli nel nido. Quando è in giro alla ricerca di cibo fa del suo meglio per non apparire, riesce a sembrare un ramo secco caduto per caso tra le erbe acquatiche. E’ solo quando si trova nell’intimità di casa che dispiega la magnificenza del suo piumaggio ornamentale. Due aspetti tanto diversi richiedono due fotografie.

 

14 Giu 2023

Report dal 12 al 14 giugno 2023

Non fa troppo caldo e piove spesso; una grande differenza rispetto all’anno scorso di questi tempi.
Si sono fermate in zona le cinque Spatole, una delle quali è nata in Francia; il gruppo è coetaneo e molto unito, il che mi fa pensare che abbiano tutte la stessa provenienza
Le Sterne comuni hanno abbandonato la colonia; la pressione predatoria da parte delle Cornacchie nere (anzi, ora ne sono certo: di un solo individuo, sempre e solo quello) le ha convinte a cercare altrove un sito meno rischioso per la seconda covata. Osservare a lungo il lago cercando le Sterne comuni mi premiato con l’osservazione di un Mignattino, due Fraticelli – le cui presenze in passato si contano sulle dita di una mano – e una ancora più rara Sterna maggiore. La lustra livrea dei maschi di Germano reale si sta rovinando e appare tutta chiazzata: stanno iniziando la muta del piumaggio, che in breve li porterà ad avere un abito mimetico, bruno e scuro.
La garzaia si è ampliata ancora di più, in una sorprendente esplosione demografica. La distanza tra un nido e l’altro è appena quanto basta per non prendersi le beccate dei vicini e altri nidi ancora sono in costruzione. Il tutto è molto caotico. Ho individuato anche il nido dell’Airone rosso, ottenendo così la prova inconfutabile che anche questa specie nidifica alla Cassinazza.

Dopo innumerevoli foto di uccelli – tutti interessanti, senza dubbio – voglio condividere con voi un altro aspetto della natura che per me è affascinante. Questo è un piccolo coleottero appartiene alla famiglia Buprestidae; il suo nome è Anthaxia thalassophila, il suo aspetto alieno e un poco inquietante, i suoi colori splendenti.