La migrazione di primavera si è avviata. Nel corso di questa settimana, alla Cassinazza sono arrivati circa 50 Combattenti, altrettanti Beccaccini e alcune dozzine di Piro-piro culbianco; nel cielo sono passati stormi di Gru e un gruppo di una dozzina di Pivieri dorati. Si è visto un netto influsso della Cesena e del Luì piccolo; meno evidente quello dello Spioncello, così mimetico che è difficile coglierne la presenza, tra il fango e la terra nuda. I fringillidi, al contrario, sono partiti: è crollato il numero dei Fringuelli e dei Lucherini, sono azzerate le Peppole. Gli arrivi di nuove specie per questa stagione sono stati la Pantana, il Cavaliere d’Italia, il Saltimpalo, il Cardellino, il Nibbio reale, l’Astore e l’Albanella reale. Quest’ultima era un tempo presenza regolare in tutto l’inverno, ma ora molto più raramente si spinge a sud fino alle nostre pianure. Altri incontri interessanti di questi giorni sono stati il Tarabuso, la Cincia mora, il Corriere piccolo, il Marangone minore – una rarità nei tempi passati, ormai sempre presente – il Pellegrino, il Picchio rosso minore che canta insistente. Infine, è sempre una emozione imbattersi nella Beccaccia. Eleggo la Cesena come protagonista di questa settimana; tra i nostri tordi, senza dubbio quello con la livrea più bella.
Report settimanali

Report dal 20 al 28 febbraio 2022
Le chiome dei Pioppi bianchi sono cariche di fiori, con due settimane di anticipo rispetto alle date di venti anni fa, quando iniziai a prendere
nota di queste cose. Così presto successe dopo un inverno, quello del 2006-2007, che allora venne considerato del tutto anomalo dal punto di vista del clima. Ora questo si ripete sempre più di frequente e sta diventando abituale; un altro segno dei tempi. Fringuelli, Peppole, Lucherini e cince ne approfittano e ne fanno una grande abbuffata; sotto le piante letteralmente piovono le infiorescenze che vengono staccate. Dopo alcuni mesi nei quali non l’abbiamo sentito, ora ha ricominciato a cantare l’Allocco; e non uno solo: due individui hanno ingaggiato un duetto. Una sola è la novità da segnalare per questa settimana: l’arrivo del primo Corriere piccolo. La Cinciallegra è presente in ogni stagione più o meno con gli stessi numeri, che si tratti o meno sempre degli stessi individui residenti. Di certo mostra poca tendenza agli spostamenti migratori; in questo si differenzia dalla sua parente prossima la Cinciarella, che invece aumenta la sua presenza in inverno, a volte con influssi straordinari.

Report dal 13-19 febbraio 2022
Con il passare dei giorni, il passo dei Lucherini si va gradualmente esaurendo; è stata una vera e propria ondata: ne ho visti ovunque, non solo nelle campagne, anche nei parchi cittadini, nei giardini condominiali e persino nelle aiuole spartitraffico. Gli Storni sono riapparsi alla Cassinazza, dove mancavano da settimane: ogni inverno, quando il clima si fa duro, si allontanano per raggiungere luoghi più accoglienti. Sulla cima del campanile della chiesa, due Cicogne bianche hanno ripreso possesso del loro vecchio nido; le altre coppie che nidificano in zona non dovrebbero tardare a ricomparire. I nuovi arrivi sono bilanciati dalle prime partenze: i numeri delle Alzavole e dei Germani reali hanno iniziato a diminuire. Oltre a ciò, non sono evidenti altri movimenti migratori. Infine, questa settimana ci ha regalato due incontri interessanti: una Beccaccia acquattata nel bosco e un Piviere dorato che girava in cerchio sopra le zone umide.
La presenza della Cinciarella varia moltissimo da un inverno all’altro, ma è comunque sempre ben rappresentata. Quest’anno non è stato speciale; solo nelle ultime settimane abbiamo assistito a un suo influsso, contemporaneo a quello del Lucherino.
Report 06-12 febbraio 2022


Report 01-05 febbraio 2022
Con una improvvisa giravolta, il meteo ci ha regalato giornate limpide e soleggiate – con qualche debita eccezione, ovviamente – che sono culminate in pomeriggi primaverili, durante i quali sono uscite in volo le prime farfalle dell’anno: Vanessa atalanta, Vanessa Io e Cedronella.
La Cinciallegra ha preso a cantare e la Gazza ha cominciato a rinnovare il suo nido. Altri uccelli – in particolare Merli, Migliarini di palude e Lucherini – sono improvvisamente diventati molto più numerosi e chiassosi; forse sono già in movimento. Io però assegno il titolo di primi migratori dell’anno ai sette Combattenti che sono apparsi a metà della settimana, battendo solo di un paio di giorni un gruppo di 15 Piro-piro culbianco. Quei pochi Piovanelli pancianera, associati con Pavoncelle, che si fanno vedere alla Cassinazza fin dall’inizio di Novembre hanno invece svernato in zona. Nelle mie passeggiate incontro a volte il Tarabuso; credo siano almeno tre diversi individui, ciascuno nel suo territorio ben definito. La Gallinella d’acqua è una delle specie tanto frequenti da essere considerata banale; durante i mesi dell’inverno si concentra numerosa attorno e dentro la cascina. Ma lo stesso passa sempre inosservata.
Report 23-30 gennaio 2022
Per quasi tutta la settimana la Cassinazza è rimasta sprofondata nella nebbia. In queste condizioni, il birdwatching è stato solo ombre, richiami, fruscii di ali e il periodo dell’anno è quello in cui sia il numero che la varietà degli uccelli presenti sono al minimo e ogni spostamento è del tutto cessato. E aggiungeteci pure il freddo e l’umido di questi giorni. Tutto ciò non è riuscito però a togliermi nemmeno un poco della mia soddisfazione per essere finalmente tornato libero dopo due settimane di clausura in quarantena a causa del COVID. Non è però che abbia gran che da riportare. Diversi sono stati gli incontri ravvicinati con il Tarabuso; la sua proverbiale cautela, il mimetismo e aggiungeteci la nebbia, hanno fatto sì che ogni volta prendesse il volo a pochi metri di distanza, ma sempre prima che io mi accorgessi di lui.
Si fa notare – per la sua assenza – il Falco di palude; fino a pochi anni fa nel canneto della Cassinazza si radunavano per dormire dieci, venti esemplari. Ora all’interno del canneto – e non solo lì –spadroneggiano i Cinghiali e i Falchi di palude non sono più ritornati. Come invariabilmente ogni anno, la fioritura del Nocciolo segna l’inizio del nuovo ciclo delle stagioni.
Numerose sono le anatre; mentre i Germani reali quest’anno si sono comportati da vagabondi inaffidabili, le Alzavole sono sempre rimaste fedelmente legate alla Cassinazza; il loro numero oscilla tra settecento e mille.
Report 09-22 gennaio 2021 -a casa col COVID
Neppure io ho saputo resistere alla moda del momento e ho passato tutta la settimana chiuso dentro casa, in quarantena.
Quindi non posso scrivere il solito report. E molto probabilmente neppure il prossimo.
Stiamo attraversando tempi ancora bui; forse la fotografia di questo Martin pescatore potrà portarvi un poco di colore.

Report 01-08 gennaio 2022
E’ cominciato un nuovo anno di osservazioni. Le prime specie ad entrare nella check-list del 2022 sono state, nell’ordine: Alzavola, Germano reale e Passera mattugia. Solo quarta, fuori dal podio, la Civetta. Delle tre specie di picchi che vivono alla Cassinazza, il primo a farsi avanti è stato il Picchio rosso minore, il più scarso delle tre. Tra le stoppie del riso, un grande stormo di Colombacci nascondeva una Colombella, perlomeno l’unica che io sia riuscito a riconoscere. Nella nuova lista dell’anno è entrato il Fiorrancino, ma stranamente non il Regolo che dovrebbe essere ben più frequente di quest’ultimo; e non si può dire che non l’abbia molto cercato. Anche il Tarabuso ha fatto diverse comparse. Il giorno dell’Epifania ha riportato alla Cassinazza centinaia di Pavoncelle, dopo che per tutto il Dicembre questa specie era ridotta a pochi individui o del tutto assente.
Nello stesso giorno, uno stormo di oltre 30 Gru ha attraversato il nostro cielo, allineate in una formazione perfetta, con il loro volo lento e potente.