Finalmente è uscito un giorno di sole dopo un interminabile periodo di nebbie. E pensare che, un tempo, la nebbia era cosa del mese di Novembre, mentre a Gennaio erano ghiaccio e brina. Negli ultimi due anni, in Novembre la vegetazione era verde e gli alberi portavano ancora le foglie; il ghiaccio, poi, è diventato un fenomeno raro. Stiamo vivendo cambiamenti profondi.
Tanto per continuare con i rimpianti, devo riportare che non sono più riuscito a rintracciare il nostro vecchio amico Airone bianco maggiore. Inanellato in Ungheria nel lontano 2005, fin dal primo anno è venuto ad occupare il suo territorio di svernamento proprio davanti alle nostre finestre. Questo autunno era stato osservato all’inizio di Novembre, ma poi è presto scomparso e il suo posto rimane tuttora libero. Temo proprio che, raggiunta la veneranda età di quasi 19 anni, non sia sopravvissuto oltre.
La Pispola alla Cassinazza è presente solo in inverno. Tenendo fede al suo nome comune inglese (Meadow Pipit) e al nome scientifico (Anthus pratensis) frequenta quasi solo i prati, meglio se umidi e con qualche pozza d’acqua, di solito in piccoli gruppi fino a dieci o venti individui. A terra in mezzo all’erba è quasi impossibile scorgerle; solo quando si sentono disturbate volano a rifugiarsi sulle cime di cespugli e arbusti.
Non categorizzato
Report dal 3 al 6 gennaio
Questa settimana non è successo nulla che valga la pena di segnalare. Siamo in quel tempo nel quale cessano tutti i movimenti e gli uccelli –
a meno di intemperanze del clima – se ne stanno fermi dove sono. Appunto per questo è anche il periodo del censimento invernale degli uccelli acquatici, che alla Cassinazza faremo la prossima settimana. Le anatre aspettano di essere conteggiate; il loro numero cala di martedì e venerdì, giorni di silenzio venatorio nei quali possono andarsene i giro senza rischi; nei giorni di caccia aperta si accalcano alla Cassinazza. Nella folla, Mestoloni, Canapiglie e Codoni si contano sulle dita delle mani. Alle circa duecento Pavoncelle si uniscono due Piovanelli pancianera; qua e là si trova qualche Beccaccino e Piro-piro culbianco. Cormorani e Ibis sacri si radunano alla Cassinazza per passarvi la notte. Per gli altri uccelli, la situazione è quella solita dell’inverno: dominano il Migliarino di palude, il Fringuello, la Peppola, il Codibugnolo, il Lucherino, il Merlo, la Cinciarella, il Regolo. Più scarsi tutti gli altri.
Delle tre specie nuove che sono comparse nel 2023, il Picchio muratore si è insediato, ha nidificato ed è sempre qui; il Picchio nero è stato
con noi fino alla fine di Settembre dopodiché quell’esemplare solitario non si è più visto; la Cincia bigia è stata osservata quella sola e unica volta.
La Poiana è presenza abituale e raramente riceve attenzione. Una sola coppia si riproduce alla Cassinazza; nella cattiva stagione ci raggiungono altri individui svernanti.
Report dal 29 giugno al 1 luglio 2022
Si vedono in giro i giovani dell’Airone rosso; sembra che abbiano preso il volo già da tempo. Hanno lasciato il nido anche le più precoci tra le
Nitticore; più che volare, saltano goffamente da un ramo all’altro, sempre sul punto di cadere di sotto. Alcune delle giovani Sterne quantomeno svolazzano; la maggior parte, però, sono ancora pulcini da nido. I giovani delle Cicogne sono ancora lontani dal loro primo volo.
Quest’anno sembra che qualcosa sia andato storto nel corso della loro nidificazione; dei tre nidi presenti, due contengono due soli giovani e
il terzo è desolatamente vuoto. Se si considera che la covata normale per una coppia di Cicogne è di quattro uova, significa che le perdite
sono state molto alte, qualsiasi ne siano state le cause. I Germani reali sono entrati nel periodo della muta; i maschi hanno perso il loro piumaggio colorato, alcuni di essi così completamente che ora non sono neppure in grado di volare.
Sulla vegetazione diventa evidente la devastazione causata dalla Popillia japonica, che non si limita a divorare il fogliame, ma attacca anche i frutti sulle piante, che siano selvatici o coltivati.
La garzaia, che già accoglie i nidi di Nitticora, Garzetta, Airone rosso, Airone guardabuoi, Sgarza ciuffetto e Marangone minore, come magnete attira altri nuovi ospiti: ai livelli più bassi, quasi a pelo dell’acqua, ora si muovono alcuni Tarabusini; come minimo ci sono almeno
due coppie che nidificano.
Gazza furba, non ladra
La gazza viene spesso chiamata, popolarmente, “gazza ladra” ma il termine più adeguato dovrebbe essere “gazza furba“. Ricerche scientifiche dimostrano come i corvidi abbiano una intelligenza particolarmente sviluppata, sia tra gli uccelli, che tra gli animali in genere. Essere intelligenti, tra gli animali, implica poi spesso due cose: essere molto diffidenti dalle novità… ed imparare a gestire le novità. Per riprendere queste gazze ci sono volute settimane e settimane perchè si abituassero a non temere la fotocamera. E bastava cambiare apparecchio perchè non si avvicinassero più. Questi istanti di vita familiare sono perciò particolarmente preziosi, ottenuti dalla tenacia di posizionare e riposizionare il pasto, dalla continua tenuta in attività della fototrappola e dalla riproduzione di centinaia di video “vuoti”…. Me ne valeva la pena. Pochi uccelli sono simpatici come la furba gazza…
News dai nidi
Buone e cattive notizie. Come sempre, in Natura, il successo è molto variabile. Per questo è importante che ci siano tanti posti adatti alla presenza degli uccelli: se da una parte falliscono, da un altra può andare tutto bene. Il maltempo che ha preceduto questo periodo di solleone ha causato diverse perdite nei nidi delle cicogne. Molti nidi hanno perso più di un pulcino. Nel frattempo la colonia di sterne ha sofferto per la predazione, probabilmente da parte delle cornacchie. Questo è dovuto, probabilmente al basso numero di coppie: dove l’ambiente permette un alto numero di coppie la difesa è talmente strenua che non c’è cornacchia, o gabbiano, che tenga.
Per fortuna ci sono anche buone nuove: i cavalieri d’Italia hanno rideposto e le coppie sono al momento quattro. Incrociamo le dita per questa specie tanto carismatica, anche perchè, quando va bene, spesso l’anno dopo la colonia cresce!
Nuovi nati nel nido delle cicogne
Abbiamo opportunisticamente approfittato del volo di un drone per riprendere il contenuto di uno dei nostri nidi di Cicogna. Ed ecco le conferme alle nostre deduzioni. I piccoli iniziano già ad avere ragguardevoli dimensioni, tra poco sicuramente inizieremo a vederli agevolmente da terra!
Alla tana della famiglia Tasso
A casa Tasso c’è grande attività. Dopo la passeggiata notturna la famiglia si ferma all’ingresso della tana. Mamma Tasso si dà da fare per tentare di allattare e pulire i suoi piccoli ma sono troppo eccitati dalla passeggiata e non hanno ancora esaurito tutte le loro energie.
Tra giochi, ruzzoloni e proteste per i lavaggi la mamma ha un suo bel da fare.
Ma quando, con un grugnito, li avverte che qualcosa non va, proprio mentre le campane in lontananza battono le due, tutti filano nella tana senza nessuna protesta. E’ un falso allarme, in meno di un minuto sono di nuovo tutti fuori a fare gazzarra.