Report settimanali

20 Dic 2024

Report dal 15 al 18 dicembre 2024

Il maschio di Astore grida il suo possesso del territorio nei pressi del nido usato l’anno scorso; quando si mette in caccia tutti gli uccelli, dal piccolo Beccaccino fino all’Airone cenerino, cercano la fuga in volo. La femmina è molto più riservata e la incontro di rado, ma si tratta sempre di un incontro emozionante: le sue dimensioni fanno impressione.
Quest’anno i Germani reali sembrano destinati a rimanere molto scarsi, almeno in confronto agli anni scorsi. In questi giorni, il numero delle
Alzavole supera nettamente quello dei Germani, che grosso modo è pari a un decimo di quanti erano negli inverni migliori.
Continua la sosta alla Cassinazza dei due esemplari di Piro-piro boschereccio nel loro insolito tentativo di svernamento.

Ospiti non sempre apprezzati, i Cinghiali razzolano ovunque, anche nelle zone umide e all’interno dei canneti; senza dubbio recano disturbo agli uccelli acquatici. Nell’ultimo anno si è tanto parlato dell’epidemia di peste suina che dovrebbe essere fatale per la loro specie e decimarne il numero. Ma a quanto vediamo non sembra proprio. Forse i Cinghiali non leggono i giornali.

15 Dic 2024

Report dal 12 al 13 dicembre 2024

Quando, dopo essermi liberato da un piccolo problema personale, sono finalmente ritornato alla Cassinazza mi sono ritrovato immerso nella nebbia fittissima. Birdwatching zero. Ma quello che dà più fastidio è il sentirsi dire: “peccato non eri qui ieri: era una splendida giornata di sole”……
Nel secondo di questi due giorni, la visibilità si è aperta quel tanto da mostrare che poco o nulla è cambiato rispetto all’ultima volta; siamo ormai nel pieno inverno e non ci si possono aspettare grandi novità.
Le osservazioni più divertenti le ho fatte in giardino. La pianta dei cachi è carica di frutti; sono dolci e colorati, una ghiottoneria per molte specie di uccelli: la Capinera, la Cinciallegra, il Merlo, lo Storno, il Parrocchetto dal collare e persino la Gallinella d’acqua. Non la Tortora dal collare, che riposa tranquilla sui rami senza degnare di uno sguardo i frutti; per qualche motivo non li riconosce come cibo. E neppure la Folaga, che nuota assieme alle Gallinelle nello stagno proprio al di sotto dell’albero di cachi, ma al contrario di queste non si arrampica sui rami e non è attirata dai frutti colorati.

Questa foto del Merlo, ovviamente, l’ho scattata la scorsa settimana quando c’era sole.

06 Dic 2024

Report dal 4 al 6 dicembre 2024

Nell’inverno scorso il lago era stato liberato dai pesci siluro, distruttivi e invasivi. Ora  vi nuotano alcuni Tuffetti e fino a dieci Svassi maggiori; una situazione che non vedevamo da anni, da quando quel vorace predatore ha invaso queste acque. E la scorsa estate sul lago
hanno potuto nidificare una coppia di Svasso maggiore e due/tre coppie di Tuffetto. Ne anno beneficiato anche la Sterne, i cui pulcini vanno in giro nuotando fin dai primi giorni di vita: un tenero bocconcino per il grosso pesce.
La stagione si è fatta decisamente invernale. Nel gelo dell’alba suona del tutto incongruo il canto del Rigogolo; ma è solo l’imitazione –
praticamente perfetta – fatta da uno Storno. I Rigogoli sono ormai lontani, partiti verso Sud quando ancora eravamo in Agosto.
Anche il Piro-piro boschereccio dovrebbe ormai essere migrato, però ne sono ancora presenti un paio di individui. Già all’inizio di Novembre li avrei definiti in forte ritardo, ora sono decisamente nella stagione sbagliata. Chi ne sa più di me mi dice che il Piro-piro boschereccio è
una di quelle specie che sta spostando sempre più a Nord il suo limite invernale. Qualcuno già ha svernato nelle regioni dell’Italia
meridionale; non so se la specie sia mai riuscita a svernare nella Pianura Padana, ma questi due sembrano proprio intenzionati a provarci.

Ci tengo a precisare che non sono andato a ripescare una vecchia foto dall’archivio, ma questa immagine è proprio di uno di questi impavidi
individui, scattata nella fredda luce invernale di questi giorni.

25 Nov 2024

Report dal 20 al 22 novembre 2024

I nuovi arrivati di questi giorni sono la Cesena, la Tordela e il Pendolino. Circa venti Fischioni e una dozzina l’uno di Mestoloni e Canapiglie
portano varietà nella compagine delle anatre, mentre i numeri dei Germani reali continuano a rimanere molto, molto al di sotto rispetto di
quanti se ne contavano in passato.
Ho da poco ricevuto i dati relativi del censimento dei nidi della Cicogna bianca in Lombardia: in tutta la regione nel 2024 sono stati
contati 165 nidi che hanno portato all’involo di 256 giovani, con un tasso di involo di 1,5 giovani per ciascun nido. Alla Cassinazza e
dintorni, da ormai diversi anni sono attivi tre nidi di Cicogna; i nostri tre nidi hanno prodotto quest’anno sette giovani, quindi 2,3
giovani per nido, un dato ben superiore alla media. E’ probabile che questa buon successo riproduttivo sia merito dell’anzianità e dell’esperienza degli individui che nidificano da noi.
Il freddo dell’inverno è sopraggiunto rapidamente; durante la notte la temperatura precipita anche vicino allo zero. Qualche creatura si è
lasciata sorprendere impreparata.

15 Nov 2024

Report dal 9 al 12 novembre 2024

Ancora molta nebbia.
E’ comparsa la prima Passera scopaiola e si sono fatti vedere almeno tre Tarabusi diversi. Ciò che più si nota è il raggruppamento di Pavoncelle – circa quattrocento – che si è formato alla Cassinazza in questi giorni. In mezzo al loro stormo si mischiano anche quei pochi limicoli isolati che ancora bazzicano l’area, rimasti separati dai loro simili che già sono lontani verso Sud. Questo vale per una manciata di Beccaccini, una Pantana, due Piovanelli pancianera, un Piro-piro boschereccio in grande ritardo e un Cavaliere d’Italia ancora più fuori stagione. Mi domando se questi individui sperduti si associno alle  Pavoncelle per istinto gregario o semplicemente se sia quella precisa area che attrae tutti i limicoli: quello stesso fango è buono per tutti. I Piro-piro culbianco, che non è una specie gregaria, se ne stanno invece per conto loro, sparpagliati qua e là.

10 Nov 2024

Report dal 4 al 6 novembre 2024

Ogni giorno, per lunghe ore la nebbia ha avvolto la Cassinazza e poche sono state le ore di buona visibilità.
Alle specie che sono tipiche dell’inverno si ora sono aggiunti il Fanello, il Frosone e lo Spioncello.
Tra le anatre – circa un migliaio i Germani reali e seicento le Alzavole – spiccano trenta Fischioni, una concentrazione notevole per questi
nostri posti.
Frequente il passaggio delle Gru, in particolare martedì 5/11; in totale almeno dieci diversi stormi. Mai molto numerosi, in genere composti da venti e sessanta Gru; alcuni sono stati ben visibili, altri sono rimasti nascosti dalla lontananza o dalla foschia che comunque non hanno
impedito di sentirle.

23 Ott 2024

Report dal 20 al 22 ottobre 2024

Ultimamente, questi report dalla Cassinazza hanno perso la loro regolare cadenza settimanale. Non tanto a causa delle mie assenze – che comunque ci sono state – ma anche perché alcune delle mie visite alla Cassinazza hanno coinciso con interminabili giornate di pioggia, che hanno azzerato le osservazioni. E poi, diciamolo: la migrazione di questo autunno si sta dimostrando molto avara. Perciò, non avendo nulla da dire, meglio non dire nulla.
Ora hanno fatto la prima comparsa nella stagione il Tordo bottaccio, il Lucherino, la Peppola, la Pispola, il Codirosso spazzacamino e sono
arrivati i Migliarini di palude che, come di abitudine, si fanno vedere principalmente verso sera, quando si ritirano nel canneto per passarvi
la notte.
Ancora sopra tutti si fanno vedere e sentire il Pettirosso e il Luì piccolo; inoltre è evidente il passaggio del Fringuello e, sebbene con numeri molto inferiori, anche della Ballerina bianca e del Fiorrancino.
E la fotografia è per quest’ultimo.

07 Ott 2024

Report del 5 e 6 ottobre 2024

Ci sono specie che arrivano e altre che partono; la fenologia delle specie è ben nota e si ripete sempre uguale ogni anno. Questi miei report sono ormai diventati prevedibili: mi rendo conto che potrebbero sembrare copiati da quelli degli anni passati.
Con l’apertura della stagione venatoria Germani reali e Alzavole sempre più numerose si rifugiano alla Cassinazza.
In questo inizio di Ottobre se ne è andato il Lodolaio e sono comparse alcune delle specie che saranno caratteristiche dell’inverno: Il Tarabuso, il Fischione e la Canapiglia e poi Scricciolo, Regolo e Fiorrancino.
Il Luì piccolo è diventato numeroso, mentre ancora si sentono in giro molti individui di Luì grosso.
Su tutti quanti domina il Pettirosso. Sono arrivati da poco e si sfidano a gran voce per conquistare ognuno quello che sarà il suo territorio di
svernamento.
27 Set 2024

Report dal 24 al 26 settembre 2024

Gli uccelli si alternano secondo ritmi della migrazione; è sensibilmente diminuita la Cannaiola, rimangono solo pochi individui di Balia nera e sono scomparsi l’Airone rosso e la Sgarza ciuffetto. Ora sono il Pettirosso e il Luì grosso a far sentire la loro presenza.
Come ogni anno in questo periodo, nel giro di pochi giorni il numero dei Germani reali è decuplicato.
In maniera meno marcata sono aumentate anche le Alzavole. Un Astore le caccia implacabile: scatena il panico e le lancia in un volo caotico,
insiste finché riesce a catturarne una, poi tutto si placa. Fino al giorno dopo.
E’ curioso vedere come i Germani reali si lascino impressionare molto meno da questo predatore; forse sanno di essere troppo grossi e pesanti per un maschio di Astore.

Le osservazioni del Beccaccino sono altalenanti: in certi momenti se ne vede numerosi, altre volte sembrano del tutto assenti. Forse riescono
solo a nascondersi bene tra l’erba.

17 Set 2024

Report dal 14 al 16 settembre 2024

Uno spettacolare sfarfallamento di libellule (la rossa Crocothemis erythraea) ha trattenuto a lungo i Gruccioni alla Cassinazza. Quando
hanno deciso di essere ingrassati abbastanza, si sono radunati in un unico grande stormo, chiassoso e coloratissimo; poi li ho visti allontanarsi verso Sud. E dal giorno dopo non se ne è più visti.
Sono partiti anche Beccafico e Bigiarella e rimane solo qualche Balia nera; il passaggio dei migratori trans-sahariani – quelli che affrontano
il viaggio più lungo – è praticamente terminato. Adesso ci sarà una pausa, poi arriveranno i migratori intra-paleartici, che fanno i pendolari su distanze più brevi.
I livelli dell’acqua nelle zone umide erano stati gonfiati dalle recenti piogge; ora che sono discesi, sono comparsi Beccaccini, Pavoncelle, Pantane, Piro-piro boscherecci e un Combattente solitario.

Anche il Porciglione è un migratore, che in alcuni momenti può diventare numeroso. E’ un maestro nell’arte di non farsi mai vedere. Dal fitto del canneto si possono udire di frequente i suoi richiami, ma scorgerlo è un’altra cosa. Sempre guardingo, se deve attraversare anche un minimo varco aperto nella vegetazione lo fa correndo; e con quelle zampe lunghe, corre veloce.