Report settimanali

07 Gen 2023

Report dal 5 al 6 gennaio 2023

Le temperature continuano ad essere molto più elevate di quanto sarebbe giusto; lo dicono tutti, e lo prova il fatto che ai primi giorni di Gennaio si sono risvegliate le farfalle: per la precisione Vanessa atalanta. Il Moriglione, il Pellegrino e il Picchio muratore sono rimasti a farci
compagnia anche in questi giorni di inizio anno e oltre a loro il Tarabuso, che ha atteso fino ad ora per farsi vedere. Invece non sono riuscito a ritrovare l’Averla maggiore, ma questo potrebbe essere per colpa della nebbia. La stessa nebbia che il mattino mi ha impedito di vedere le Gru che erano arrivate nel buio della sera prima; in tutte e due le situazioni le ho sentite chiamare, ma non sono riuscito a vederle. Tra i passeriformi, in questo momento il Fringuello è la specie più in evidenza. Ogni inverno tento di fotografare un maschio adulto nel pieno dei suoi colori, ma sempre si dimostrano estremamente diffidenti e se ne volano subito sulle cime più alte degli alberi. Solo le femmine e i giovani sono un poco più approcciabili. Mi devo quindi accontentare di questa immagine.

25 Dic 2022

Report dal 20 al 24 dicembre 2022

Solo pochi giorni di freddo e poi le temperature si sono subito rialzate. Siamo alla fine di Dicembre e in giro ci sono ancora parecchie Garzette. Decenni fa, all’inizio del mio birdwatching, questa specie migrava e non la si poteva incontrare in inverno. Invece, negli anni recenti se ne fermano sempre più. D’altronde, basta guardare l’erba dei prati, ancora di un verde brillante, per accorgersi che qualcosa è profondamente cambiato. Anche se per un giorno solo, sono arrivate finalmente le Pavoncelle, con un grande stormo di almeno cinquecento. Come sempre, erano nervosissime e si alzavano spesso in volo; tutte insieme davano un bello spettacolo. Ad arricchire la check-list di Natale si sono aggiunti il Moriglione e l’Averla maggiore; mentre il primo è poco frequente ma non lo si può dire raro, l’averla non la si vedeva da quasi sei anni. Il meteo è sempre stato grigio e nebbioso, non ha dato nessuna possibilità di fotografia; in questi casi, ricorro alle immagini che ho in archivio. Scelgo la Passera mattugia, ispirato dall’averne incontrato un grande e chiassoso stormo nei campi agricoli. Un tempo questo era normalità, adesso è il segnale che forse la specie si sta riprendendo dopo il crollo catastrofico degli ultimi dieci anni. Speriamo che lo stesso avvenga anche per la Passera europea, che prima affollava le cascine e ora è del tutto scomparsa dalla nostra zona.
Un felice Natale dalla Cassinazza

18 Dic 2022

Report dal 15 al 17 dicembre 2022

Forse a causa di questa punta di freddo, la anatre alla Cassinazza sono tornate su numeri “decenti”, non proprio come quelli degli anni migliori, ma comunque notevoli. Ora i Germani reali arrivano ad essere forse più di tremila e le Alzavole molte più di mille. In questi giorni sono arrivati in massa anche i Fringuelli, dei quali si incontrano grossi stormi; è in particolare il campo di girasole, con tutti quei semi a disposizione, ad attirarne centinaia. Sulle piante di girasole vanno anche i Parrocchetti dal collare, dopo che hanno spogliato ogni albero da frutto; dopo i fichi e l’uva americana che ho già detto, hanno saccheggiato persino le nespole selvatiche, derubandomi di uno di sapori autunnali che più amo.

E’ abbondante anche il Migliarino di palude e anche lui va alla ricerca dei semi del girasole; in questo momento è meno numeroso del Fringuello, ma rispetto a questo, si lascia fotografare molto più facilmente.

 

 

15 Dic 2022

Report dall’8 all’11 dicembre 2022

I primi tra Fringuelli e Peppole sono comparsi qui da noi già da più di un mese ma è solo ora che, attraversate le Alpi, sono scesi al piano in buon numero. La stessa strada deve aver seguito anche la Cesena, della quale lamentavo l’assenza nello scorso report. Finalmente è comparsa una Cesena. Una sola!!! Decisamente questa non è una annata buona per i tordi. I Mestoloni che ci avevano raggiunto nelle scorse settimane – fino a circa quaranta, un buon numero per la Cassinazza – sono poi passati oltre: non avevano intenzione di fermarsi per svernare. Anche gli Storni che si radunavano nel canneto per la notte ora si sono allontanati, quasi avessero preavvertito il freddo intenso che è previsto nei prossimi giorni.

Il Parrocchetto dal collare è una specie alloctona, che origina dagli esemplari fuggiti dalla cattività. Ha colonizzato prima i parchi cittadini per poi allargarsi alle campagne, tanto che ora viene considerato ormai parte inevitabile della nostra avifauna. Da tre anni è arrivato anche alla Cassinazza, all’inizio con pochi individui, ma in questi giorni di inizio inverno si formano gruppi anche di venti o trenta Parrocchetti. Amano mangiare frutta e alla fine dell’estate si sono accaniti sulle piante di fico. Ora la pergola dell’uva americana – che non è stata raccolta – con i suoi chicchi appassiti e ricchi di zuccheri rappresenta per loro una vera golosità.

04 Dic 2022

Report dal 29 novembre al 3 dicembre 2022

Sono stati giorni di pioggia e nebbia. L’unico cambiamento che si vede chiaramente è l’impennata nel numero dei Germani reali; anche le Alzavole sono aumentate. Un’altra cosa che si nota è la completa mancanza dei tordi: del Tordo bottaccio si sono visti pochi individui all’inizio di Novembre, poi subito spariti; della Cesena e del Tordo sassello non si è avuto traccia finora. Come loro, anche altre specie, ad esempio il Tarabuso – che in tempi normali compariva verso la metà di Novembre – il Pellegrino, il Falco di palude e il Saltimpalo ancora mancano. Forse è solo un grosso ritardo della migrazione, vedremo. Il fiume dei Marangoni minori che entrano alla Cassinazza ogni sera è
sempre affascinante da guardare. Il Regolo continua a essere in evidenza.

Questo piccolo e colorato folletto, dai movimenti erratici ed imprevedibili, ogni inverno rappresenta un sfida irresistibile per la mia fotocamera. Questo scatto risale a sabato scorso, nelle brevi ore in cui il sole è riuscito finalmente a perforare la nebbia. Tono su tono con il fogliame giallo dell’Acero.

26 Nov 2022

Report dal 23 al 26 novembre 2022

Il clima si è raffreddato e ora le temperature del mattino si avvicinano allo zero. Regoli e Fiorrancini sono ancora in evidenza, così come nutriti gruppi di Pispole nelle stoppie del riso, ma sono i Migliarini di palude ad essere protagonisti di un arrivo in massa. L’unica variazione nei numeri delle anatre è un piccolo aumento dei Mestoloni, che ora sono circa quaranta. Lo scorso anno di questi giorni le Pavoncelle facevano registrare numeri record, fino a duemila esemplari; quest’anno dobbiamo accontentarci di cento / duecento, a seconda dei giorni, e si portano appresso alcuni Combattenti.

Nell’ora che precede il tramonto i Marangoni minori sciamano verso il dormitorio; il grosso di loro arriva nell’ultima mezz’ora di luce. Seguono tutti uno stesso percorso: vengono da Sud – dal fiume Ticino – in una lunga processione, perciò è facile contarli. Il risultato è stato
sorprendente: il conteggio più alto ha sfiorato i 700 individui !! A cui va aggiunto qualcun altro che sarà arrivato quando già era troppo buio per vedere. E pensare che solo dieci anni fa questa specie era praticamente sconosciuta dalle nostre parti; chissà quali sono i fattori che hanno permesso una tale esplosione.

21 Nov 2022

Report dal 16 al 19 novembre

Il canneto e le macchie di salici al suo interno offrono protezione dal
vento, dal freddo e dal volo dello Sparviere; sono molti gli uccelli che
vi trovano riparo ogni notte. Oltre agli Storni – che per la maggior
parte ormai se ne sono andati, non ne resta che qualche centinaio – è
grande la varietà degli altri piccoli uccelli. Il muro compatto delle canne impedisce di vederli, bisogna stare ad ascoltare. Migliarino di palude e Fringuello sono le specie più numerose, poi ci sono Pendolino, Cinciarella, Ballerina bianca, Codibugnolo, Pispola, Spioncello, Luì piccolo, Passera mattugia, Merlo, Usignolo di fiume, persino la Gazza; e per finire il Porciglione, che non mette mai il becco fuori dal canneto. Il numero dei Germani reali rimane stabile, pure se molto inferiore allo stesso periodo nel passato, e così anche quello delle Alzavole e delle
poche Canapiglie; i Mestoloni stanno aumentando gradualmente e ora ne sono presenti 25 o 30. Al contrario, non ho più trovato neppure un
Fischione, nonostante li abbia a lungo cercati nei punti che di solito frequentano; tanto cercare ha prodotto solo una femmina di Codone. I Regoli sono scesi dalle foreste del Nord in gran numero e con loro sono tanti anche i Fiorrancini e una passeggiata mattutina ha rivelato la prima Beccaccia stagionale.
Come il Cormorano, che è stato il protagonista della foto del report precedente, anche la Folaga fa parte dei soliti “sempre presenti”, tanto che non le si fa più neanche caso. Ogni tanto mi fa piacere ricordare anche queste specie neglette.

11 Nov 2022

Report dal 9 al 10 novembre

Il clima autunnale – pioggerella, nebbia, grigiore – ha guastato le due giornate che ho potuto dedicare alle osservazioni in questa settimana.
Non sono mutati i numeri dei Germani reali e delle Alzavole; si vede qualche nuovo arrivo per le altre specie di anatre meno frequenti: circa
quindici i Mestoloni, meno di dieci le Canapiglie e qualche individuo di Fischione. Un individuo giovane di Spatola rappresenta un altro elemento di novità. Dopo due mesi dalla prima osservazione, è ancora presente il Picchio muratore. A questo punto possiamo essere sicuri che è alla Cassinazza per restarci; quantomeno per l’inverno che sta iniziando, poi speriamo diventi anche residente e nidificante. I Regoli e i Lucherini sono scesi in gran numero dalle Alpi e sono ora giunti nella pianura; si muovono in gruppi, i Lucherini alti sulle chiome, i Regoli in basso tra i cespugli.
I Cormorani sono una delle specie immancabili alla Cassinazza; in autunno e inverno raggiungono la massima concentrazione – cento e anche più. Passano la giornata sul lago grande; in acqua quando sono intenti a pescare, su una delle isole quando riposano, e la sera si spostano su un filare di pioppi per passarvi la notte.

02 Nov 2022

Report dal 29 al 31 ottobre

Sono di ritorno alla Cassinazza – dopo tre settimane – e vi trovo molti cambiamenti: la nebbia mattutina, le foglie ingiallite, le ore di luce
parecchio accorciate – le temperature no, non sono cambiate e sono ancora quelle di una mite fine di Settembre.
E incontro specie che non erano ancora arrivate quando io me ne sono partito: Regolo, Fiorrancino, Lucherino, Scricciolo, Codirosso
spazzacamino, Allodola, Pispola, Migliarino di palude, Pendolino, Codirosso spazzacamino, Peppola, Canapiglia, Fischione.
E poi ancora frotte di Luì piccoli e di Pavoncelle; in mezzo al queste ultime non ho dimenticato di tornare a cercare la assoluta rarità che ci
aveva fatto visita l’anno scorso di questi tempi. Nulla da fare, ho individuato solo un paio di Combattenti. Da ultimo, segnalo il ritorno di quell’Airone bianco maggiore che viene a svernare alla Cassinazza per questo che è il diciassettesimo anno consecutivo. Il suo anello alla zampa è così ossidato a corroso che ora non è più leggibile, ma sono certo che si tratta proprio del nostro vecchio – davvero vecchio – amico.

Il Luì piccolo, in questi giorni, è la specie più numerosa tra i passeriformi. E’ anche la più evidente, con molti individui che si impegnano nel loro caratteristico canto, come se fosse primavera.

10 Ott 2022

Report dal 5 all’8 ottobre 2022

Il periodo ci ha portato i primi Spioncelli dell’autunno e un influsso di Codirossi. Ora le Balie nere ormai sono praticamente tutte passate
oltre e i pochi Luì grossi rimasti vengono di gran lunga superati come numero dai Luì piccoli. Questi a loro volta si associano a Cinciallegra,
Cinciarella e Codibugnolo a formare branchi misti che si muovono uniti per foraggiare; un comportamento tipico dell’inverno. Non tutte le sere gli Storni vengono a sostare alla Cassinazza. Quando ci sono, la loro partenza dal dormitorio al mattino è una faccenda sbrigativa, molto meno elaborata rispetto al loro arrivo la sera: si svegliano alla prima luce e cominciano un vivace chiacchiericcio; poco dopo, con un unico potente frullo di ali, tutti insieme si levano in volo e si allontanano decisi. La check-list per gli uccelli acquatici di questa settimana potrebbe
essere la stessa della volta scorsa, anche nei numeri. Quanto a me, mi attende un periodo di vacanza e questi miei resoconti si interromperanno per un po’. I Pettirossi sono tra i protagonisti di questi giorni; arrivati da poco in quelle che saranno le loro zone di svernamento, sono impegnati a definire i loro rispettivi territori: cantano, si sfidano, si inseguono.