Report settimanali

28 Apr 2024

Report dal 24 al 26 aprile 2024

Il meteo è rimasto molto perturbato. Con le nuvole e il freddo, folti gruppi di Rondini e Balestrucci volano a pelo d’acqua a caccia dei pochi
insetti; in mezzo a questi stormi, non manca mai anche qualche Topino. I Rondoni restano sempre a quote più alte, spesso sono solo puntini nel cielo. Mentre guardavo i Rondoni, nel campo del binocolo è comparso un Falco cuculo.
I primi Gruccioni appaiono decisamente fuori luogo in giornate così fredde e cupe; di certo non ci sono in giro gli insetti di cui hanno
bisogno per nutrirsi. Sono arrivate le Cannaiole che – come di dovere, visto il nome – cantano nel canneto.
E altrettanto dal canto si identifica la presenza del Luì verde; è sorprendente che siano arrivati nel corso di una sola nottata: il giorno
prima non ce n’era e la mattina seguente cantavano numerosi. Merita la segnalazione anche una Spatola marcata con anello colorato;
già dal tipo di anello e dal codice numerico posso dire che è nata ed è stata inanellata in Italia nel 2022.
Per due giorni sul lago sono stati presenti contemporaneamente un Mignattino e un Mignattino alibianche, entrambi ugualmente sgraditi alle Sterne residenti. Il primo dei due è un visitatore regolare per la Cassinazza, mentre il secondo è una grande rarità: in precedenza era
stato osservato una unica volta.
Una foto in volo, con le sue traiettorie e scarti imprevedibili, è fuori dalla mia portata; posato sul fango ne viene proprio ambientato male. Ma
tant’è, una simile rarità va documentata. Per i non-birdwatcher: le due specie sono molto simili, solo che il Mignattino è tutto nero, mentre il
Mignattino alibianche, appunto ….

22 Apr 2024

Report dal 17 al 20 aprile 2024

Dopo giornate esageratamente estive, è arrivata una frustata di freddo invernale, con temperatura vicina allo zero e venti di tempesta che alla
Cassinazza hanno abbattuto numerosi alberi. Dal viavai dei limicoli sono saltati fuori una Pettegola, un Albastrello e un Chiurlo piccolo; la prima è infrequente ma regolare alla Cassinazza, il secondo è decisamente una rarità e dell’ultimo questa è solo la terza osservazione, tutte e tre avvenute nel corso dell’ultimo anno. Molte altre le novità in questa settimana: Tarabusino, Sgarza ciuffetto, Moriglione, Rondone maggiore, Topino, Tortora. Di passaggio e subito scacciato dalle Poiane locali, il Falco pescatore.
Una dozzina di Sterne si sono insediate alla colonia: tutte quante litigano tra loro con inseguimenti e grida, mentre i maschi corteggiano
le femmine con l’offerta di un pesciolino. All’interno del canneto ancora canta la Salciaiola, e con maggiore convinzione; finora non sono riuscito ad osservarla come si deve, ma ne ho registrato il canto e ottenuto autorevole conferma che si tratta proprio di lei.
Di quelli che sono pertiti, si notano per la loro assenza il Luì piccolo e il Luì grosso.
Siamo solo all’inizio della stagione riproduttiva e già gli Ibis sacri hanno preso d’assalto la garzaia. Credo che non si possa immaginare una
specie più gregaria; se questo è l’inizio, non resterà alcuno spazio libero dove gli aironi potranno nidificare.

15 Apr 2024

Report dall’11 al 13 aprile 2024

Alcuni mesi fa sono stati eliminati i pesci siluro che infestavano il lago; ed ecco che subito i Tuffetti sono tornati a frequentare il lago. Ora ci sono almeno due coppie territoriali, forse tre ad è arrivato anche uno Svasso maggiore, in esplorazione. Entrambe sono specie che avevano abbandonato il lago, di sicuro per la presenza dei grossi pesci predatori.
Le presenze dei limicoli mostrano alti e bassi; i numeri massimi sono di circa 50 per la Pantana, sessantacinque per il Combattente, fino un centinaio per il Piro-piro boschereccio, circa trenta Piro-piro culbianco e solo una dozzina di Cavalieri d’Italia.
I Mestoloni hanno deciso che fosse venuto anche per loro il momento di partire e sono stati seguiti dalle ultime Marzaiole.
I nuovi migratori comparsi sono il Mignattino, l’Upupa, il Piro-piro piccolo e la più rara Salciaiola, riconosciuta solo dal canto inconfondibile che proviene dal profondo del canneto.
Un’altra novità di questi giorni è la comparsa di otto Oche egiziane. In passato non avrei esitato a considerarle come specie aufuga, fuggite da un parco-zoo. Ora, però, nella lista dell’avifauna Italiana anche l’Oca egiziana è considerata tra le specie ormai naturalizzate, quindi mio malgrado devo ora accettare che fa ufficialmente parte della nostra fauna.
Terminato il lungo periodo di piogge compaiono le farfalle, finora dieci specie, che comprendono il bellissimo Podalirio e la Vanessa del cardo, migratrice su lunga distanza che proviene dall’Africa e ha attraversato il Mediterraneo.
Si affacciano anche le più precoci tra le libellule: Anax partenope e un Sympetrum che però non sono riuscito a identificare.

I Combattenti sono una specie sociale, molto gregaria. Dalla foto si capisce quanto apprezzano la compagnia reciproca.

07 Apr 2024

Report del 5 – 7 aprile 2024

La migrazione si è presa una pausa; nei primi due giorni di questo periodo, poco o nulla è stato visibile e soprattutto le zone umide – che
sembravano ideali per ospitare frotte di limicoli – sono rimaste deserte. Solo nell’ultimo giorno, anzi nelle sue ultime ore, dal nulla sono
comparse Pantane, Combattenti, Cavalieri d’Italia, Piro-piro boscherecci e culbianchi con numeri di venti-trenta ciascuno, più un bel gruppo di Volpoche. Sorprende, in queste date, la completa assenza del Beccaccino e del Corriere piccolo.
Germani reali e Alzavole sono diminuite a poche dozzine l’una e le Marzaiole sono agli sgoccioli; rimangono i circa quaranta Mestoloni che
ormai da settimane sostano alla Cassinazza. Come nuovi arrivi si sono visti un Cuculo e un paio di Aironi rossi; da segnalare il passaggio – altissimo nel cielo – di un Biancone. Anche per i passeriformi è stato un periodo abbastanza vuoto, con solo un incontro con il primo Codirosso dell’anno.

Una sola specie si mette in evidenza: l’Usignolo di fiume. Lo si sente cantare da ogni ambiente adatto. Che sia tornato ad essere numeroso è una buona cosa, viste le vicissitudini che questa specie ha attraversato negli anni scorsi.

03 Apr 2024

Report dal 29 marzo al 1 aprile

Durante le tre settimane in cui sono rimasto lontano dalla Cassinazza molto è cambiato.
E’ cambiata la stagione: finito ufficialmente l’inverno è iniziata la primavera, anche se a giudicare dal clima che ho ritrovato, proprio non si direbbe: vento freddo e pioggia senza fine. E’ mutato il paesaggio, le piante hanno cresciuto le foglie e tutto è verde.
Mi viene riferito che in quei giorni sono state viste diverse specie infrequenti e interessanti; l’avvistamento più importante è quello dell’Istrice, della quale finora alla Cassinazza erano state trovate solo pochissime tracce.
Molte delle specie svernanti sono ormai partite del tutto o ne rimangono pochissimi: Lucherino, Migliarino di palude, Scricciolo, Pispola,
Peppola, Regolo, Pettirosso, Pendolino, Cincia mora. Al loro posto, numerosi arrivi: Rondine, Balestruccio, Rondone, Forapaglie, Luì grosso, Nitticora, Piro-piro boschereccio, Pantana,
Totano moro, Nibbio bruno, le prime Sterne comuni, un bel gruppo di otto Pittime reali e molti Cavalieri d’Italia; solo brevemente di passaggio: Falco pescatore, Mignattino piombato e Chiurlo piccolo.

La Ghiandaia è un soggetto fotografico difficilissimo: scaltra, diffidente e sempre all’erta. Sono anni che cerco di rubarle una buona immagine.

10 Mar 2024

Report dal 05 al 08 marzo 2024

Questo è un report inaspettato; in effetti, non pensavo che sarei riuscito a rubare il tempo per fare birdwatching, in questi giorni. Ma ne valeva la pena.
L’osservazione più emozionante è stata quella di grandi stormi di Gru che sono passati sopra la Cassinazza quasi ogni giorno. Tutti molto
numerosi – da 100 a 250 individui – e che alla fine mi fanno stimare un totale di forse mille Gru in questi pochi giorni. L’osservazione più intrigante è stato quello di un Nibbio reale che sul dorso portava un piccolo oggetto: un trasmettitore GPS satellitare. In breve abbiamo trovato, sul sito Internet del progetto internazionale LIFE-Eurokite, la mappa in tempo reale che riporta la posizione, proprio
oggi e precisamente sopra la Cassinazza, del nostro nibbio. Un animale al secondo anno di vita, nato in una località al confine tra Austria e
Slovacchia, nella Regione di Bratislava, dove probabilmente sta tornando. Meravigliosa tecnologia!
In aggiunta a questo, l’inizio della migrazione ci ha portato i primi Cavalieri d’Italia e Combattenti, una coppia di Spatole e una di Volpoche, un bel gruppo di quasi trenta Codoni e alcune decine di Piro-piro culbianco.
In partenza, questa settimana, il Migliarino di palude e la Cincia mora.
Infine, è ritornato il Picchio nero: si è fatto vedere e soprattutto si è fatto sentire. Dopo tanti mesi di assenza, il suo ritorno all’inizio della primavera fa di nuovo sperare che possa diventare una presenza stabile. Questa è una fotografia dell’individuo arrivato l’anno scorso, un maschio destinato a rimanere single, che subito scavò una cavità-nido rimasta poi inutilizzata.

01 Mar 2024

Report dal 28 al 29 febbraio

Se il mese di Gennaio era stato afflitto dalla nebbia, Febbraio è stato guastato da un interminabile periodo di pioggia, incessante.
Arrivati a questo punto della stagione, posso dire con sicurezza che l’inverno 2023-24 è staro il primo senza la presenza del Tarabuso, che alla Cassinazza è sempre stato uno svernante regolare, anche con diversi individui, fin dall’inizio delle osservazioni. Non riesco ad immaginare un motivo per questa assenza; di certo l’habitat alla Cassinazza non è cambiato. Speriamo che sia un fenomeno locale e transitorio.
Le sole novità di questi ultimi giorni sono state la comparsa di una Spatola e di una coppia di Cigni reali; a parte questo, non si sono visti arrivi di migratori. Piuttosto si notano le prime partenze: ora non si sentono più i Pendolini nel canneto e i Pettirossi sono decisamente diminuiti. Tra le anatre, sono sempre in evidenza i Mestoloni e nel frattempo i Germani reali, già in coppie, si sparpagliano per le campagne in cerca di un posto adatto dove porre il nido. Ogni mattina Capinere, Merli e Fringuelli cantano il loro entusiasmo per la primavera che si sta avvicinando. E si stanno avvicinando anche i giorni delle mie vacanze; per il mese di Marzo questi resoconti si interromperanno.

28 Feb 2024

Report dal 22 al 24 febbraio 2024

Una sfortunata combinazione di impegni personali e di giornate di maltempo mi ha lasciato ben poche possibilità di fare birdwatching alla
Cassinazza. Quindi per questa settimana ho poco da raccontare. D’altra parte, con piogge persistenti non c’è da aspettarsi che gli uccelli si mettano in movimento.
Ma c’è sempre chi fa eccezione. Nella pioggia battente ho sentito passare un gruppo di Gru, delle quali pare sia in corso un passaggio intenso come mai si era visto. Io le ho solo sentite, non saprei dire quante fossero.
Non è solo pioggia d’acqua. Una leggera pioggia di fiori di Pioppo segnala le piante dove, sulla chioma, i Lucherini si stanno dando da fare per ingrassare il più possibile a spese delle nuove gemme, prima di intraprendere la migrazione di ritorno al Nord.
Un suono nuovo si è aggiunto ai primi canti di primavera degli uccelli: il canto del Luì piccolo. I Luì piccoli sono stati presenti per tutto l’inverno, con numeri variabili a seconda dei rigori del clima, e finora si sono limitati a quel loro semplice richiamo che gli ha dato il nome
onomatopeico di “luì”. Ora sentono anche loro l’avvicinarsi della primavera e fanno sentire il loro canto, così caratteristico e anche così monotono.

20 Feb 2024

report dal 13 al 17 febbraio

Con l’aumentare delle ore di luce e delle temperature, è ritornato il Fiorrancino e parallelamente sembrano andati via quasi tutti i Regoli. Sono ricomparsi anche il Tuffetto, che mancava da metà Novembre, e la Capinera, assente da Natale.
Per le Civette è già tempo di corteggiamenti e i loro duelli sonori (o forse sono duetti?) si sentono non solo di notte, ma si prolungano pure nelle ore del giorno. La presenza dei Mestoloni va gradualmente aumentando; ora il loro numero è compreso tra trenta e quaranta. Queste notti di Febbraio sono ancora fredde, ma già alcune falene molto precoci sono in grado di volarsene in giro: la luce dei lampioni attira Agriopis marginaria e Biston strataria. I bruchi di entrambe vivono su una grande varietà di piante: quercia, pioppo, carpino, salice, acero, prugnolo, rovo e altre ancora. Fiorisce il Corniolo, con almeno due settimane di anticipo rispetto a venti anni fa, e come lui spuntano in anticipo anche alcuni fiori di campo.
La Peppola è una delle specie che da noi scendono solo negli inverni, più o meno numerosa a seconda degli anni. Si associano invariabilmente ai Fringuelli a formare branchi misti; ancora ne sono presenti, ma tra poco anche loro ci lasceranno per tornarsene nelle vaste foreste del Nord-Est dell’Europa.

09 Feb 2024

Report del 7 e 8 febbraio 2024

Inizia a manifestarsi qualche movimento, anche se non saprei dire se si tratta di un vero inizio di migrazione o solo di spostamenti a breve
raggio, alla ricerca di fonti di cibo. Si è avuta una generale diminuzione nel numero di Germano reale e Alzavola. Sono al contrario visibilmente aumentati i Mestoloni; è vero che negli ultimi anni hanno sempre più anticipato la data del loro passaggio, ma mi sembra davvero un po’ presto per parlare di migrazione. Si sentono anche molte Allodole; praticamente assenti fino a questo punto dell’inverno, ora sono comparse all’improvviso. Anche le Cesene sono riapparse; ora si cibano delle bacche dell’edera, che per tutto l’inverno sono state le più apprezzate dai Merli, mentre per le Cesene la prima scelta è stata il biancospino e solo ora che non ce n’è più ripiegano sull’edera.
A proposito di preferenze alimentari, anche se non l’ho visto direttamente, posso confermare la presenza dell’Astore, perché ho trovato una spiumata recentissima di Alzavola, la sua preda preferita.
Non ho molta scelta per la foto di questa settimana: i Mestoloni sono la specie più in vista.