Report settimanali

04 Dic 2022

Report dal 29 novembre al 3 dicembre 2022

Sono stati giorni di pioggia e nebbia. L’unico cambiamento che si vede chiaramente è l’impennata nel numero dei Germani reali; anche le Alzavole sono aumentate. Un’altra cosa che si nota è la completa mancanza dei tordi: del Tordo bottaccio si sono visti pochi individui all’inizio di Novembre, poi subito spariti; della Cesena e del Tordo sassello non si è avuto traccia finora. Come loro, anche altre specie, ad esempio il Tarabuso – che in tempi normali compariva verso la metà di Novembre – il Pellegrino, il Falco di palude e il Saltimpalo ancora mancano. Forse è solo un grosso ritardo della migrazione, vedremo. Il fiume dei Marangoni minori che entrano alla Cassinazza ogni sera è
sempre affascinante da guardare. Il Regolo continua a essere in evidenza.

Questo piccolo e colorato folletto, dai movimenti erratici ed imprevedibili, ogni inverno rappresenta un sfida irresistibile per la mia fotocamera. Questo scatto risale a sabato scorso, nelle brevi ore in cui il sole è riuscito finalmente a perforare la nebbia. Tono su tono con il fogliame giallo dell’Acero.

26 Nov 2022

Report dal 23 al 26 novembre 2022

Il clima si è raffreddato e ora le temperature del mattino si avvicinano allo zero. Regoli e Fiorrancini sono ancora in evidenza, così come nutriti gruppi di Pispole nelle stoppie del riso, ma sono i Migliarini di palude ad essere protagonisti di un arrivo in massa. L’unica variazione nei numeri delle anatre è un piccolo aumento dei Mestoloni, che ora sono circa quaranta. Lo scorso anno di questi giorni le Pavoncelle facevano registrare numeri record, fino a duemila esemplari; quest’anno dobbiamo accontentarci di cento / duecento, a seconda dei giorni, e si portano appresso alcuni Combattenti.

Nell’ora che precede il tramonto i Marangoni minori sciamano verso il dormitorio; il grosso di loro arriva nell’ultima mezz’ora di luce. Seguono tutti uno stesso percorso: vengono da Sud – dal fiume Ticino – in una lunga processione, perciò è facile contarli. Il risultato è stato
sorprendente: il conteggio più alto ha sfiorato i 700 individui !! A cui va aggiunto qualcun altro che sarà arrivato quando già era troppo buio per vedere. E pensare che solo dieci anni fa questa specie era praticamente sconosciuta dalle nostre parti; chissà quali sono i fattori che hanno permesso una tale esplosione.

21 Nov 2022

Report dal 16 al 19 novembre

Il canneto e le macchie di salici al suo interno offrono protezione dal
vento, dal freddo e dal volo dello Sparviere; sono molti gli uccelli che
vi trovano riparo ogni notte. Oltre agli Storni – che per la maggior
parte ormai se ne sono andati, non ne resta che qualche centinaio – è
grande la varietà degli altri piccoli uccelli. Il muro compatto delle canne impedisce di vederli, bisogna stare ad ascoltare. Migliarino di palude e Fringuello sono le specie più numerose, poi ci sono Pendolino, Cinciarella, Ballerina bianca, Codibugnolo, Pispola, Spioncello, Luì piccolo, Passera mattugia, Merlo, Usignolo di fiume, persino la Gazza; e per finire il Porciglione, che non mette mai il becco fuori dal canneto. Il numero dei Germani reali rimane stabile, pure se molto inferiore allo stesso periodo nel passato, e così anche quello delle Alzavole e delle
poche Canapiglie; i Mestoloni stanno aumentando gradualmente e ora ne sono presenti 25 o 30. Al contrario, non ho più trovato neppure un
Fischione, nonostante li abbia a lungo cercati nei punti che di solito frequentano; tanto cercare ha prodotto solo una femmina di Codone. I Regoli sono scesi dalle foreste del Nord in gran numero e con loro sono tanti anche i Fiorrancini e una passeggiata mattutina ha rivelato la prima Beccaccia stagionale.
Come il Cormorano, che è stato il protagonista della foto del report precedente, anche la Folaga fa parte dei soliti “sempre presenti”, tanto che non le si fa più neanche caso. Ogni tanto mi fa piacere ricordare anche queste specie neglette.

11 Nov 2022

Report dal 9 al 10 novembre

Il clima autunnale – pioggerella, nebbia, grigiore – ha guastato le due giornate che ho potuto dedicare alle osservazioni in questa settimana.
Non sono mutati i numeri dei Germani reali e delle Alzavole; si vede qualche nuovo arrivo per le altre specie di anatre meno frequenti: circa
quindici i Mestoloni, meno di dieci le Canapiglie e qualche individuo di Fischione. Un individuo giovane di Spatola rappresenta un altro elemento di novità. Dopo due mesi dalla prima osservazione, è ancora presente il Picchio muratore. A questo punto possiamo essere sicuri che è alla Cassinazza per restarci; quantomeno per l’inverno che sta iniziando, poi speriamo diventi anche residente e nidificante. I Regoli e i Lucherini sono scesi in gran numero dalle Alpi e sono ora giunti nella pianura; si muovono in gruppi, i Lucherini alti sulle chiome, i Regoli in basso tra i cespugli.
I Cormorani sono una delle specie immancabili alla Cassinazza; in autunno e inverno raggiungono la massima concentrazione – cento e anche più. Passano la giornata sul lago grande; in acqua quando sono intenti a pescare, su una delle isole quando riposano, e la sera si spostano su un filare di pioppi per passarvi la notte.

02 Nov 2022

Report dal 29 al 31 ottobre

Sono di ritorno alla Cassinazza – dopo tre settimane – e vi trovo molti cambiamenti: la nebbia mattutina, le foglie ingiallite, le ore di luce
parecchio accorciate – le temperature no, non sono cambiate e sono ancora quelle di una mite fine di Settembre.
E incontro specie che non erano ancora arrivate quando io me ne sono partito: Regolo, Fiorrancino, Lucherino, Scricciolo, Codirosso
spazzacamino, Allodola, Pispola, Migliarino di palude, Pendolino, Codirosso spazzacamino, Peppola, Canapiglia, Fischione.
E poi ancora frotte di Luì piccoli e di Pavoncelle; in mezzo al queste ultime non ho dimenticato di tornare a cercare la assoluta rarità che ci
aveva fatto visita l’anno scorso di questi tempi. Nulla da fare, ho individuato solo un paio di Combattenti. Da ultimo, segnalo il ritorno di quell’Airone bianco maggiore che viene a svernare alla Cassinazza per questo che è il diciassettesimo anno consecutivo. Il suo anello alla zampa è così ossidato a corroso che ora non è più leggibile, ma sono certo che si tratta proprio del nostro vecchio – davvero vecchio – amico.

Il Luì piccolo, in questi giorni, è la specie più numerosa tra i passeriformi. E’ anche la più evidente, con molti individui che si impegnano nel loro caratteristico canto, come se fosse primavera.

10 Ott 2022

Report dal 5 all’8 ottobre 2022

Il periodo ci ha portato i primi Spioncelli dell’autunno e un influsso di Codirossi. Ora le Balie nere ormai sono praticamente tutte passate
oltre e i pochi Luì grossi rimasti vengono di gran lunga superati come numero dai Luì piccoli. Questi a loro volta si associano a Cinciallegra,
Cinciarella e Codibugnolo a formare branchi misti che si muovono uniti per foraggiare; un comportamento tipico dell’inverno. Non tutte le sere gli Storni vengono a sostare alla Cassinazza. Quando ci sono, la loro partenza dal dormitorio al mattino è una faccenda sbrigativa, molto meno elaborata rispetto al loro arrivo la sera: si svegliano alla prima luce e cominciano un vivace chiacchiericcio; poco dopo, con un unico potente frullo di ali, tutti insieme si levano in volo e si allontanano decisi. La check-list per gli uccelli acquatici di questa settimana potrebbe
essere la stessa della volta scorsa, anche nei numeri. Quanto a me, mi attende un periodo di vacanza e questi miei resoconti si interromperanno per un po’. I Pettirossi sono tra i protagonisti di questi giorni; arrivati da poco in quelle che saranno le loro zone di svernamento, sono impegnati a definire i loro rispettivi territori: cantano, si sfidano, si inseguono.

02 Ott 2022

Report dal 28 al 30 settembre 2022

Questi giorni hanno visto un nuovo influsso della Balia nera; è probabile che  anche in questa specie gli adulti e i giovani migrino in tempi diversi: prima gli uni e solo più tardi gli altri. È forte anche la presenza del Luì grosso, resa evidente dai continui richiami. I pochissimi individui di Beccaccino, Pantana, Totano moro, Piovanello pancianera e Piro-piro culbianco sono sempre gli stessi ormai da due settimane. Nelle zone umide l’unico nuovo arrivo è quello della Schiribilla, che ha giocato a nascondino per più di mezz’ora; e alla fine ha vinto lei.
Sul fronte delle partenze, la Sgarza ciuffetto è sparita e gli Aironi guardabuoi si sono allontanati, disperdendosi chissà dove. La Natura ci offre un vero spettacolo la sera, quando gli Storni vengono al dormitorio. Mezz’ora prima del tramonto compare qualche Storno, due o
tre che iniziano a girare sopra al canneto; presto diventano dieci, venti, poi cento e più. Compaiono dal nulla e in pochi minuti qualche
migliaio di Storni si unisce in una vera e propria giostra aerea; si sente forte il fruscio delle ali. Poi all’improvviso, chissà seguendo quale segnale, tutti assieme si fiondano nel fitto delle canne. E torna il silenzio.
Il Cinghiale per sua natura sarebbe un animale diurno; ma anche lui, quando convive con  l’uomo, preferisce muoversi la notte. I miei incontri con il Cinghiale avvengono quasi tutti all’alba.

25 Set 2022

Report dal 21 al 24 settembre

Il clima è cambiato nella maniera più brusca. Dai 30° di massima giornaliera che ci perseguitavano fin da Maggio, le temperature sono letteralmente precipitate nel giro di pochi giorni. Siamo davvero entrati nell’autunno. Alla Cassinazza ritornano le anatre: in certi giorni i Germani reali arrivano fino a 1.500 individui e 400 le Alzavole. Da qualche tempo è presente un Astore; in questo momento, di tutti gli uccelli è lui il più grosso e il più feroce. Insegue e terrorizza Nitticore e Garzette, ma sono i Colombacci le sue vittime preferite. Le nuove presenze stagionali di questa settimana sono il Piovanello pancianera, il Fringuello e il Prispolone e sono arrivati in buon numero il Pettirosso, il Luì piccolo e gli Storni, che scendono a migliaia nel canneto per passarvi la notte. Si è visto ancora Il Picchio muratore, anzi più di uno; comincia a prendere corpo la speranza che si fermino con noi e mettano su casa. La Volpe, quando vive vicino all’uomo, è attiva quasi solo di notte.Poco dopo l’alba la si può ancora incontrare in giro, prima che si ritiri nella sua tana. La sorpresa è stata di entrambi, mia e sua; ci siamo guardati per un po’ e poi ha continuato per la sua strada, ma senza fretta.

18 Set 2022

Report dal 14 al 17 settembre 2022

E’ un periodo di stasi: i migratori della prima ondata, quelli che devono affrontare il viaggio più lungo, sono già passati e andati oltre; gli altri devono ancora arrivare. La Cassinazza appare vuota, di presenze visibili e di richiami. Persino le Nitticore e i Marangoni minori – tanto numerosi fino a una settimana fa – si sono in gran parte allontanati. Anche le anatre sembrano essersi spostate altrove.
Così ci stavamo piangendo addosso, nella noia di una giornata di birdwatching senza eventi. Quando: “Hai sentito anche tu? Non sembra proprio …..”, “Ma certo che è lui!”…… “L’ho visto è là in alto” ….. “Si è messo dietro il tronco; ora è dietro alle foglie”……
E finalmente è venuto in piena vista: un Picchio muratore! Per un brevissimo istante illuminato dal sole, per poi sparire, subito seguito da un secondo individuo. E’ una specie delle foreste, che vive solo all’interno dei boschi e ha grossi problemi ad attraversare le aree aperte. Questi pionieri sono riusciti ad approdare alla Cassinazza e speriamo che trovino di loro gusto i suoi boschi, che hanno ormai raggiunto uno stadio di maturità. Un’altra, l’ennesima, specie nuova. E una giornata opaca ha preso immediatamente colore.
Pochi brevi richiami ci hanno svelato la presenza dei primi Luì piccolo e Pettirosso della stagione autunnale.
I soli canti che risuonano forti sono quelli dell’Usignolo di fiume. Lo si sente di frequente, ma lo si vede molto meno; se ne resta nel fitto delle canne di palude o dei cespugli che bordano l’acqua. La coda sollevata è una sua postura tipica.

10 Set 2022

Report dal 07 al 10 settembre 2022

La settimana è iniziata con la presenza – molto breve, purtroppo – di due adulti di Cicogna nera; magnifici.
Mentre sembra andare ad esaurirsi il passo del Beccafico e dei Gruccioni, che quest’anno è stato davvero eccezionale, ai migratori presenti si sono aggiunti il Forapaglie e il Codirosso e i richiami esplosivi che provengono dal canneto ci annunciano un influsso di Porciglioni. Al contrario, non si sono più visti né l’Airone rosso né le Rondini che ci avevano tenuto compagnia per tutta l’estate. Nel buio della notte giurerei di aver sentito passare in volo il Piviere dorato. O forse era una Pivieressa? Anche quest’anno, in Settembre, è nuovamente comparsa la libellula Trithemis annulata; è il terzo anno consecutivo e ormai possiamo dire che ha colonizzato con successo la Cassinazza ed è qui per restare. Prova tangibile del riscaldamento del clima.
La foto della scorsa settimana è stata per la specie forse meno appariscente tra tutte. Ora è la volta di quella che senza alcun dubbio è la specie più brutta della nostra avifauna, oltre che disprezzata, aliena, invasiva e dannosa. Ecco qui l’Ibis sacro, in tutta la sua innegabile bruttezza.