report dal 10 al 15 aprile

Mentre il passaggio del Piro-piro culbianco si va esaurendo, è in corso quello del Piro-piro boschereccio; sparsi come sono, lontani un dall’altro, contarli è difficile oltre che noioso: duecento è una stima verosimile. Sono passati gruppi di due/tre dozzine di Combattenti e uno di Pantane; la loro sosta però è sempre stata brevissima, solo un’ora di riposo prima di ripartire.
I migratori in più comparsi nel corso di questa settimana sono la Balia nera, il Luì bianco e l’Airone rosso.
Ora che sta covando le uova, l’Astore è diventato un fantasma invisibile; se non sapessi che ha il nido, neppure sospetterei della sua presenza alla Cassinazza. Anche il Picchio muratore si è fatto silenzioso: non so dove, ma da qualche parte sta anche lui nidificando.
Il Picchio nero invece canta e grida, ha anche scavato una cavità-nido; sembra però che sia solo un maschio singolo, venuto in esplorazione e in cerca di una femmina. Auguri.
Sono molte ormai le farfalle in volo, in questi giorni si sono osservate quindici specie diverse e inoltre la prima libellula dell’anno: Ischnura elegans.

Per molte specie di uccelli, i riti del corteggiamento prevedono che il maschio offra cibo alla femmina: un boccone succulento, una grassa preda. Il Colombaccio è vegetariano e ad offrire un semino alla propria sposa ci farebbe poca figura. Ma ha una risorsa unica: il “latte del gozzo”, una secrezione ricca di grassi e proteine, molto nutritiva, con la quale vengono alimentati i pulcini e che anche la signora sembra gradire.