Report dal 3 al 7 aprile
E’ tornato un freddo fuori stagione; per dirla come la televisione “con temperature al di sotto della media del periodo”. Molto al di sotto. Nonostante le mattinate gelide, il canto del primo Usignolo dell’anno ci porta subito in clima di estate.
Ogni altro arrivo di migratori – e ce ne sono stati: Piro-piro piccolo, Cuculo, Balestruccio, Topino, Forapaglie, Luì verde – è stato messo in ombra dalla prima comparsa, la prima di sempre, di un Picchio nero. Ancora una specie di ambiente forestale, dopo il Picchio muratore e la Cincia bigia, che nel giro di sei mesi viene ad aggiungersi alla check-list della Cassinazza. E’ sempre più evidente che deve essere maturato un corridoio ecologico che prima non esisteva; finalmente la Cassinazza non è più un isola in mezzo a un oceano di nulla.
All’interno bosco ho individuato il nido dell’Astore, con la femmina in cova. Il fatto che sia l’Astore che il Picchio muratore si siano stabiliti per nidificare e il forte aumento del Picchio rosso minore dimostrano come la vegetazione boschiva della Cassinazza abbia raggiunto uno maturo, 25 anni dopo le prime piantumazioni.
L’ospite principale della scorsa settimana – il Mignattaio – evidentemente appagato dall’avere ricevuto l’onore della foto nel report, ha ripreso la sua strada e in questi giorni non si è più visto.
Le prime Nitticore sono arrivate verso il venti di Marzo e ora i loro ranghi sono al completo. Ancora non pensano a nidificare e sono attive solo di notte; durante il giorno riposano appartate nel fitto di un bosco di salici.