Report dal 15 al 18 marzo

Nel giro di un paio di giorni, la migrazione si è avviata alla grande. L’hanno iniziata i limicoli. I nuovi arrivi di questa settimana sono il Cavaliere d’Italia, il Piro-piro boschereccio e il Totano moro. Di quelli già presenti, i Corrieri piccoli sono pochi, i Beccaccini e le Pavoncelle qualche dozzina, i Combattenti un massimo di cinquanta e i Piro-piro culbianco almeno ottanta. Per quest’ultimo – una specie che non è per nulla gregaria – si tratta di una concentrazione notevole. Per tutti quanti, pressati dalla loro urgenza di proseguire e aiutati dal bel tempo stabile, la sosta alla Cassinazza è breve, per alcuni anche solo di poche ore. Sempre nelle zone umide, hanno fatto la loro prima comparsa Marzaiole, Fischioni, un Mignattaio, una coppia di Spatole, il Voltolino e il Tuffetto. Il Luì piccolo continua ad essere il più abbondante tra i passeriformi, è evidente un influsso dello Spioncello e sono arrivati Luì grosso, il Codirosso e le Rondini.
E poi una specie mai osservata prima alla Cassinazza: la Cincia bigia. Anche lei, come  già il Picchio muratore la stagione scorsa, ha trovato
una corridoio ecologico per passare dal Parco del Ticino, che di certo è il luogo di origine per entrambi, fino alla Cassinazza. E non è mancato l’Astore, che ha dato spettacolo quando mi ha sorvolato trasportando una Alzavola tra gli artigli.

Anche il Fiorrancino è in movimento; era presente all’inizio dell’inverno, poi con l’arrivo del freddo se ne era andato e per un paio di mesi non lo abbiamo più visto. Ora lo si incontra di nuovo con una certa frequenza, anche se non lo si può dire numeroso.