Report dal 3 al 5 maggio 2023

Il canto esplosivo dell’Usignolo di fiume si fa sentire un po’ dovunque; è segno che la specie è ritornata alla densità di un tempo, prima che
alcuni inverni gelidi la spazzassero via dalle nostre zone. Altra storia per l’Usignolo: venti anni fa si incontrava un maschio in canto ogni
cinquanta metri; ora è molto più scarso. Due specie simili, come dimensione, aspetto, stile di vita e dieta – entrambi insettivori – che hanno però due modi opposti per affrontare la cattiva stagione: l’Usignolo di fiume rimane residente, l’Usignolo invece migra per lunghissime distanze. Ognuna delle due strategie comporta dei rischi; il riscaldamento climatico sta ora favorendo il primo, la desertificazione e il degrado dei territori di svernamento in Africa penalizzano il secondo. Le Sterne della nostra colonia hanno già deposto le prime uova, con un
buon anticipo rispetto agli anni scorsi. Nel frattempo, nella colonia degli aironi cominciano a prendere posto le Garzette e gli Aironi guardabuoi; e ho anche visto una Sgarza ciuffetto muoversi lì attorno.
In questi giorni sono arrivati la Cannaiola verdognola, il Culbianco, il Pigliamosche e il Falco pecchiaiolo; molti Gruccioni solcano il cielo. Le due Volpoche comparse la settimana scorsa continuano la loro sosta. Il Picchio nero si muove in lungo e in largo per tutta la Cassinazza e continua a richiamare e cantare; per ora non sembra che sia riuscito a trovare una compagna.

Non così il Picchio muratore – l’altro dei nuovi colonizzatori alla Cassinazza – che invece quando è comparso la prima volta era già in coppia. Hanno messo su casa e ora stanno portando a termine la nidificazione. Muovendosi a testa in giù lungo il tronco degli alberi.