Report dal 21 al 23 febbraio 2023
Di questa nuova migrazione per ora sono evidenti le partenze. La gran parte dei Germani reali e delle Alzavole se ne è andata; il loro esodo rende più evidenti i circa trenta Mestoloni e la dozzina di Canapiglie che invece sono ancora presenti. Molto diminuiti anche i Migliarini di palude; tra quelli che rimangono, i maschi, ormai intasati di ormoni, hanno preso a cantare anche se sono lontanissimi dai loro siti di nidificazione. Gli alti e bassi da un giorno all’altro nel numero delle Pavoncelle mi sembrano solo vagabondaggi locali più che flussi migratori.
La Beccaccia, più che di passaggio è probabile che sia uno svernante e sempre lo stesso individuo, visto che le tre o quattro volte che l’ho incontrata nei mesi scorsi è sempre successo nello stesso tratto di bosco. Unico arrivo, ma accolto con nostro grande entusiasmo, quello della
Cicogna bianca che appena comparsa si è subito interessata al nido accanto a casa. L’anno scorso, dopo che la coppia si era già insediata, alcuni giorni di movimento proprio sotto al nido li aveva preoccupati e se ne erano andati altrove. Speriamo che quest’anno rimangano.
Un ospite della Cassinazza di cui non parlo mai è l’Oca selvatica; selvatica per modo di dire, in verità. Infatti la specie è stata introdotta a più riprese negli anni scorsi e quindi gli individui presenti sono tutti di origine domestica. Ma riconosco che si sono naturalizzate molto bene: volano perfettamente – a volte allontanandosi anche di molto e a lungo – e le più vecchie nidificano e si riproducono. E nonostante il loro pericoloso girovagare, sono riuscite a superare indenni la stagione venatoria: chapeau!