Report dal 16 al 19 novembre
Il canneto e le macchie di salici al suo interno offrono protezione dal
vento, dal freddo e dal volo dello Sparviere; sono molti gli uccelli che
vi trovano riparo ogni notte. Oltre agli Storni – che per la maggior
parte ormai se ne sono andati, non ne resta che qualche centinaio – è
grande la varietà degli altri piccoli uccelli. Il muro compatto delle canne impedisce di vederli, bisogna stare ad ascoltare. Migliarino di palude e Fringuello sono le specie più numerose, poi ci sono Pendolino, Cinciarella, Ballerina bianca, Codibugnolo, Pispola, Spioncello, Luì piccolo, Passera mattugia, Merlo, Usignolo di fiume, persino la Gazza; e per finire il Porciglione, che non mette mai il becco fuori dal canneto. Il numero dei Germani reali rimane stabile, pure se molto inferiore allo stesso periodo nel passato, e così anche quello delle Alzavole e delle
poche Canapiglie; i Mestoloni stanno aumentando gradualmente e ora ne sono presenti 25 o 30. Al contrario, non ho più trovato neppure un
Fischione, nonostante li abbia a lungo cercati nei punti che di solito frequentano; tanto cercare ha prodotto solo una femmina di Codone. I Regoli sono scesi dalle foreste del Nord in gran numero e con loro sono tanti anche i Fiorrancini e una passeggiata mattutina ha rivelato la prima Beccaccia stagionale.
Come il Cormorano, che è stato il protagonista della foto del report precedente, anche la Folaga fa parte dei soliti “sempre presenti”, tanto che non le si fa più neanche caso. Ogni tanto mi fa piacere ricordare anche queste specie neglette.